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15 mila km in bicicletta. 10 mesi in sella. Da Sidney ad Agrate Brianza. La prima domanda che viene spontanea è: al di là della lodevole raccolta fondi, c’è un perché tuo, personale?
La risposta è molto più semplice di quello che si possa credere, dopo tanti anni passati all'estero volevo tornare a casa in Italia per stare più vicino alla mia famiglia. Un amico mi aveva parlato del suo viaggio in bici di qualche anno prima dalla Scozia a Pechino, l'idea mi affascinava e così ho deciso di prendere la bici che utilizzavo a Sydney per fare un breve viaggio fino a Melbourne durante le vacanze di Natale. Mi sono subito innamorato della semplicità della vita e di quanto ogni esperienza fosse più viva, nitida e reale in sella alla bici. Tornato a Sydney, ho lasciato il lavoro e da lì a poco più di un mese sono partito (ovviamente con la stessa bici). Questo desiderio di tornare a casa, insieme alla voglia di poter utilizzare la mia esperienza per contribuire ad una causa che mi sta molto a cuore (la raccolta fondi a favore dell’Associazione “ La Monda “ di Arcisate, che ha l’obiettivo di offrire a persone con disabilità psichica un sostegno all’inclusione sociale, ndr) sono stati le due grandi motivazioni durante il viaggio che mi hanno sempre sostenuto e dato forza quando ne avevo più bisogno.
Come ci si prepara – fisicamente e psicologicamente – ad un lungo viaggio in bicicletta come il tuo?
Domanda facilissima: beh non ci si prepara, l'allenamento viene via via. I primi giorni le distanze saranno più brevi e ci si accorgerà che aumenteranno via via senza accorgersene, la bellezza delle persone e dei luoghi fa passare in secondo piano qualsiasi cosa. Tutti e davvero tutti, possono fare un'esperienza simile...l'unica cosa necessaria è la voglia di farlo ;-)
È capitato di parlare con altre persone che hanno fatto viaggi simili al tuo, magari un po’ più corti (mille, duemila, cinquemila km). Alcuni di queste persone hanno detto che la sensazione finale è di prendere la bicicletta e gettarla il più lontano possibile. Tu come hai reagito quando sei arrivato ad Agrate Brianza?
Interessante, la mia esperienza è stata in realtà molto diversa, la sensazione finale è stata decisamente tutt'altro. Sono arrivato ad Agrate alla metà di dicembre, sempre in maglietta e pantaloncini, l'arrivo è stato qualcosa di indimenticabile con la mia famiglia e gli amici sotto casa ad accogliermi. Ovviamente emozionato e con un mazzo di fiori in mano per mia mamma, ancora non ci credevo che avevo raggiunto casa, in bici, di essere arrivato in un luogo famigliare dopo così tanti posti nuovi e persone fantastiche incontrate lungo il viaggio. India, Pakistan, Iran e poi tutto d'un tratto a casa. Fin da subito al mio arrivo, ho sentito la necessità di condividere ciò che ho avuto l'opportunità di vivere sulla mia pelle giorno dopo giorno, che il Mondo è un posto fantastico e che le persone sono la cosa più bella che lo rendono tale, spero di continuare a diffondere questo messaggio il più possibile.
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